venerdì 24 dicembre 2010

Per salvare Rebeldìa

Appello "Per Salvare Rebeldia", sottoscritto da decine di associazioni e forze sociali e politiche pisane, al quale abbiamo aderito anche come Sinistra Critica.

Comitato d'accoglienza per l'arrivo dell'Ufficiale Giudiziario a Rebeldìa

Ci siamo riuniti martedì 21 dicembre in un'assemblea pubblica convocata dal Progetto Rebeldía, per discutere della situazione in cui si trovano le associazioni che operano attualmente negli spazi di via Battisti 51.
Il progetto Rebeldia è stato in questi anni uno spazio di dialogo, di cittadinanza attiva e di socialità unico per Pisa. Abbiamo partecipato e promosso iniziative in via Battisti, abbiamo discusso e litigato con le associazioni di Rebeldía, abbiamo portato loro la nostra esperienza e abbiamo imparato qualcosa: insomma, crediamo di aver promosso insieme a loro la crescita democratica di questa città.
Sappiamo che le 31 associazioni che lo compongono tentano da più di 4 anni una trattativa con le istituzioni per avere una sede stabile per le proprie attività. Attività che si caratterizzano per la loro gratuità e l'apertura verso la città, verso italiani e stranieri, studenti e residenti, giovani e anziani, sostituendosi, spesso, a una mancanza di servizi che gli enti pubblici dovrebbero fornire.
In un momento di crisi sociale così forte come quello attuale, in cui dal governo nazionale si risponde con metodi securitari e antidemocratici alle esigenze di un’intera generazione, verrebbe naturale aspettarsi da amministratori appartenenti a partiti di centro sinistra messaggi di altro tipo. La difesa e la valorizzazione di centinaia di giovani che hanno trovato modo di impegnarsi socialmente e politicamente nelle attività di Rebeldia, sarebbe di per sé un esempio e un segnale di cambiamento.
Invece il 28 dicembre l'ufficiale giudiziario darà avvio ad un percorso che potrebbe portare alla distruzione di un percorso che da anni arricchisce la città con un progetto aperto di cittadinanza attiva. Questa non sarebbe una scelta democratica, di partecipazione e nemmeno di lungimiranza politica: pare assurdo infatti che non si colga l'opportunità intrinseca che rappresenta un luogo di discussione e di crescita come Rebeldia. Se le istituzioni non sono capaci di avere il coraggio di difendere un bene comune, saremo noi a farlo, dal basso, e invitiamo tutti i cittadini a unirsi al nostro fianco.
Chiediamo a tutte le realtà che in questi anni sono state vicine al Progetto Rebeldia di aderire a questo appello e di diffondere l’appuntamento del 28 dicembre alle 11 in via Battisti 51, per difendere lo spazio sociale con le modalità colorate e di festa che hanno sempre caratterizzato le lotte del Progetto Rebeldia, facendo propria la proposta lanciata dalle associazioni: lo sgombero.....ce lo mangiamo a colazione!

mercoledì 15 dicembre 2010

Come a Londra, esplode una rabbia sociale. Serve una risposta politica

Roma, 14 dicembre 2010

La manifestazione odierna è stata imponente e piena di giovani, una generazione nuova che ha ormai capito che la crisi capitalistica in atto, non le consente di avere un futuro. Questa incertezza sulle proprie vite, le scene di compravendita e di corruzione andate in scena nel "palazzo" e che hanno permesso al governo di farla franca, l'idea fallimentare della "zona rossa" spiegano una dinamica di rabbia sociale che non è ascrivibile solo a gruppi organizzati. Per questo diciamo no ai tentativi di criminalizzare la protesta, gli studenti e la loro voglia di ribellarsi. Noi siamo con questa generazione, al di là di incidenti che possono essere evitati solo dalla fine delle zone rosse e da una politica più decente di questa.
In tutta Europa si sta diffondendo una dinamica di ribellione che mette in evidenza una crisi di sistema e che chiede anche una risposta politica oggi non presente nel panorama italiano e europeo.
Per questo saremo impegnati nelle mobilitazioni, a mani nude, e nella costruzione di una proposta anticapitalista per una nuova politica e una nuova forma di partecipazione.
Sinistra Critica

mercoledì 1 dicembre 2010

3 dicembre: "La crisi pagata dai giovani: forme di autorganizzazione a confronto"

VENERDI' 3 DICEMBRE ore 21,00
Polo didattico Carmignani - Piazza dei Cavalieri - Pisa

"Contro la precarietà del lavoro giovanile uniamo le lotte"

parliamone con

Giuseppe Saraceno
Rete dei Precari della Scuola - Pisa

Simone Selmi
RSU FIOM Piaggio - Pontedera

Claudia Cerase
Comitato di lotta per il diritto al lavoro - Livorno

Flavia D'Angeli
insegnante precaria e portavoce nazionale di Sinistra Critica


organizza
Associazione culturale Laboratorio per l'Alternativa
Per info: laboratorio.alternativa@gmail.com - 333 7235384
con il contributo dell'Azienda regionale per il DSU Toscana