Roma, 14 dicembre 2010
La manifestazione odierna è stata imponente e piena di giovani, una generazione nuova che ha ormai capito che la crisi capitalistica in atto, non le consente di avere un futuro. Questa incertezza sulle proprie vite, le scene di compravendita e di corruzione andate in scena nel "palazzo" e che hanno permesso al governo di farla franca, l'idea fallimentare della "zona rossa" spiegano una dinamica di rabbia sociale che non è ascrivibile solo a gruppi organizzati. Per questo diciamo no ai tentativi di criminalizzare la protesta, gli studenti e la loro voglia di ribellarsi. Noi siamo con questa generazione, al di là di incidenti che possono essere evitati solo dalla fine delle zone rosse e da una politica più decente di questa.
In tutta Europa si sta diffondendo una dinamica di ribellione che mette in evidenza una crisi di sistema e che chiede anche una risposta politica oggi non presente nel panorama italiano e europeo.
Per questo saremo impegnati nelle mobilitazioni, a mani nude, e nella costruzione di una proposta anticapitalista per una nuova politica e una nuova forma di partecipazione.
Sinistra Critica
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