sabato 30 giugno 2012

E' uscito il n.48 di ERRE: Il movimento necessario

IL MOVIMENTO NECESSARIO - ERRE N. 48
EDITORIALE
L'Europa a venire (Salvatore Cannavò)
PRIMO PIANO
"Doppio movimento" nella crisi italiana (Roberto Firenze)
Da Milano a Francoforte. Contro l'Europa del capitale (Piero maestri)
TEMPI MODERNI
Il futuro degli indignati (Josep Maria Antentas e Esther Vivas)
Valsusa, dove il radicalismo non è liquido (Checchino Antonini)
Non dobbiamo! Non paghiamo! (Dario Di Nepi)
FOCUS
Una nuova questione operaia (Franco Turigliatto)
I lavoratori possono decidere? (Paola Cassino e Angelo Pedrini)
L'ipocrisia della Cgil (Sergio Bellavita)
Resistere alla dittatura della finanza (Jsc)
CORRISPONDENZE
(Rsd)
La visita del papa a Cuba (Antonio Moscato)
Wukan, un simbolo della resistenza popolare (Isabelle Zhang)
IDEEMEMORIE
Addio Tas (Salvatore Cannavò)
Non ci avrete mai come volete voi (Bruno Papignani)
Il ritorno della lotta di classe (Marco Bertorello)

Per richiederne una copia scrivi al nostro indirizzo email: sinistracritica.pisa@gmail.com

sabato 23 giugno 2012

Lettera aperta al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

Gentilissimo Sig. Presidente,
da tempo il Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera (CGCRV), assieme ad altre associazioni e comitati toscani, si sta interessando ai molti progetti di smaltimento dei rifiuti che riguardano il nostro territorio. In particolare come CGCR stiamo seguendo, insieme a tutte le realtà a noi associate, le seguenti vertenze:

- Gello di Pontedera: dissociatore molecolare e terza discarica ECOFOR, impianto a biomasse legato al nuovo autodromo e impianto di compostaggio GEOFOR
- Castelfranco di Sotto: pirogassificatore Waste Recycling
- Cascina: discarica del tiro a segno con nuove autorizzazioni per amianto e altri rifiuti pericolosi ECOFOR
- Pisa: inceneritore di Ospedaletto GEOFOR
- Peccioli: ampliamento discarica BELVEDERE
- San Donato di Santa Maria a Monte: impianto a biomasse
- Chianni: chiusura definitiva discarica NSA
- Valdera: gestione e ampliamento del porta a porta

Come cittadini abbiamo il diritto e il dovere di informarci, informare e fare richieste alle istituzioni, perché queste scelte ci riguardano in prima persona. In relazione a tali scelte è stato contattato da diverse realtà in occasione di incontri pubblici e manifestazioni, e in tali sedi lei ha più volte ribadito la sua volontà e disponibilità per un confronto pubblico con comitati ed associazioni.
Per questo motivo le chiediamo ufficialmente, con la presente lettera aperta, un incontro pubblico di confronto, da tenersi a breve, con rappresentanti di comitati e associazioni a Castelfranco di Sotto, in un luogo adeguatamente dimensionato e in una data tale da permettere al gran numero di persone che interverranno di partecipare ad un contraddittorio sul tema dello smaltimento dei rifiuti. Cittadini ed istituzioni avranno così un'importante occasione per ascoltare e valutare, oltre al suo punto di vista e quello della società civile, anche una sintesi delle strategie da parte chi presiede l'organo amministrativo e di governo del territorio regionale, che nei fatti è di indirizzo e coordinamento per tutte le altre amministrazioni.

Ringraziandola anticipatamente, restiamo in attesa di un suo cortese e auspichiamo rapido riscontro e inviamo i migliori saluti.

CGCRV - Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti Valdera
Legambiente Valdera
Non Bruciamoci Gello Pontedera
Non Bruciamoci Pisa
Comitato Permanente per la Tutela e la Salvaguardia dell'Ambiente e del Territorio di Castelfranco Di Sotto
Comitato Tutela Ambientale Alta Valdera
Comitato Tutela Salute e Ambiente San Donato
Movimento Tutela Ambiente e Territorio Montefoscoli
Associazione Semi Futuri - Cascina
GAS - Gruppo di Acquisto Solidale - Cascina, Pontedera e Ponsacco
Lista Civica Rossoblu - Ponsacco
Movimento 5Stelle Valdera
Partito della Rifondazione Comunista Pontedera
Sinistra Critica Valdera
Unione Inquilini Pisa - Sezione Valdarno Inferiore

martedì 19 giugno 2012

Syriza e la sinistra europea

Syriza non ce l'ha fatta. Una campagna forsennata da tutta Europa, fatta anche di calunnie e menzogne, ha indotto i greci a dare un vantaggio ai conservatori che ora formeranno il governo con i socialisti del Pasok. Quelli che hanno rovinato la Grecia sono ora chiamati a salvarla. Ma la battaglia non finisce qui.

Il risultato di Syriza è anche il capitale accumulato di una generosa resistenza fatta di lotte e scioperi che hanno visto nella proposta politica della Coalizione di sinistra un possibile punto di appoggio. La forza di Syriza, e il suo esempio per la sinistra europea, sta soprattutto nella sua capacità di tenere un programma di alternativa alle politiche della Troika senza piegarsi ai diktat e ai ricatti. Così come è significativo il fatto di aver costruito una proposta alternativa di sinistra al fallimento del Pasok.
In questo senso servirebbe qualcosa di simile a Syriza anche in Italia: sul piano del programma a partire dal rifiuto delle politiche di austerità, l'annullamento del debito illegittimo, la riforma fiscale, la nazionalizzazione delle banche, una nuova politica di welfare e di diritti per lavoratrici e lavoratori; sul piano della proposta politica per un progetto che spazi via il liberalismo di Bersani e soci e proponga un'altra strada.
Noi vogliamo proporre questa strada alla sinistra sociale e politica in Italia. Alla sinistra sindacale, alle esperienze di difesa di precari/e e disoccupate/i, ai comitati territoriali, ai centri sociali, al movimento delle donne, a quello impegnato nei Pride, alle associazioni e ai vari collettivi: costruire una vasta coalizione politica e sociale che provi innanzitutto a contrastare le politiche di austerità e costruire un movimento unitario e plurale, organizzato e democratico.
È questa, certamente, la priorità del momento in vista di un autunno che si annuncia drammatico. Una coalizione che, se se ne creano le condizioni, trovi anche la via elettorale senza però dissolversi su questo terreno. Una Coalizione anche in Italia sarebbe il modo efficace per sostenere la lotta di Syriza e di tutta la sinistra radicale e il movimento sociale – in Grecia come negli altri paesi europei - che, contrariamente alle apparenze, è appena cominciata.  

Esecutivo Nazionale Sinistra Critica

venerdì 8 giugno 2012

NO AL DISEGNO DI LEGGE FORNERO, SCIOPERO GENERALE!


Il Disegno di legge Fornero rappresenta una vera e propria controriforma del lavoro, una misura di drastica e feroce eliminazione di gran parte delle norme a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori conquistate con dure lotte. Dopo tanta propaganda sui presunti privilegi dei lavoratori più anziani da eliminare per accrescere quelli dei più giovani e delle donne, la controriforma Fornero peggiora le condizioni di tutte e tutti, estendendo all'intero mondo del lavoro la precarietà. Anzi, saranno proprio i settori più deboli, i precari, i giovani, le donne a pagare per primi e più degli altri i costi di questa legge.
Il disegno di legge già approvato al senato e ora in discussione alla camera dei deputati consolida e peggiora tutte le norme che hanno consentito il dilagare della precarietà contrattuale. L'aumento delle tasse a carico del lavoro precario ridurrà ulteriormente le retribuzioni nette di questi lavoratori.
Non solo, esso taglia selvaggiamente gli ammortizzatori sociali, abolisce la Cassa integrazione straordinaria e l'indennità di mobilità, sostituendole con un’indennità di disoccupazione di, massimo, 18 mesi, cosa che, combinata con la controriforma previdenziale di dicembre, mette sul lastrico tutti quei lavoratori ultracinquantenni spesso cacciati dalle aziende perché ritenuti non più produttivi. L'indennità di disoccupazione, inoltre, può essere negata a chi non accetta un lavoro pagato 400 euro mensili. Per i precari disoccupati solo una ancor più misera indennità della durata di tre mesi. Nulla per chi è in cerca di prima occupazione.
Infine, cancella l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, regalando ai padroni la libertà di licenziamento “economico”, sia individuale sia collettivo. Padroni che, con il solido alibi della crisi, non rinunceranno ad avvalersene a piene mani, intimidendo e ricattando tutta la manodopera, rendendo sempre più difficile l'organizzazione sindacale dei lavoratori nelle aziende, ottenendo, così, ancora di più la riduzione dei salari e la rinuncia ai diritti, generalizzando il “modello Marchionne”, basato sul ricatto e sulla distruzione dei sindacati non complici.
Queste misure pessime, che il mondo del lavoro pagherà per decenni con un violento aumento dello sfruttamento e della fatica e con un duro peggioramento delle condizioni di lavoro, stanno passando grazie al Partito Democratico, che ne ha contrattato con Monti, con Fornero, con la Confindustria e con il centrodestra l'approvazione, e grazie alla complicità e il cedimento di Cisl, Uil, Ugl e della stessa Cgil.
Occorre, subito, un'inversione di rotta. Occorre una risposta politica e sindacale all'altezza dell'aggressione del padronato e del governo. Occorre condannare all'isolamento quelle forze politiche che favoriscono questa aggressione e quei dirigenti sindacali che sacrificano i diritti e la dignità dei lavoratori con l'idea di preservare meglio così i propri apparati di potere.
Partecipiamo alle iniziative di presidio al parlamento dell'8, 13 e 14 giugno, sosteniamo lo sciopero generale dei sindacati di base del 22 giugno e le manifestazioni di Roma e di Milano di quella stessa data
Siamo ancora in tempo per impedire l'approvazione della legge Fornero
Ci vuole un grande sciopero generale unitario contro questa legge e contro il governo
Sinistra Critica

venerdì 1 giugno 2012

2 giugno: a Roma come a Pontedera il popolo dell'acqua torna in piazza

Riceviamo e pubblichiamo con piacere
A un anno dalla straordinaria vittoria referendaria, costruita da una partecipazione senza precedenti, il Governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscerne i risultati e preparano nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell’acqua agli interessi dei privati, in particolare costruendo un nuovo sistema tariffario che continua a garantire i profitti ai gestori. 
Non solo. Da una parte BCE, poteri forti finanziari e Governo utilizzano la crisi economico-finanziaria per rendere definitive le politiche liberiste di privatizzazione dei beni comuni e dei servizi pubblici, di smantellamento dei diritti del lavoro, del welfare e dell'istruzione, di precarizzazione dell’intera vita delle persone. Dall'altra le politiche d'austerità ridimensionano il ruolo dell'intervento pubblico per poi alimentare l'idea che la crescita sia possibile solo attraverso investimenti privati, che in realtà si appropriano dei servizi e devastano il territorio.
E' in atto il tentativo di imporre definitivamente il dominio delle "esigenze dei mercati" sulla democrazia, ovvero il diritto di tutte e di tutti a decidere collettivamente sul proprio presente e futuro.

Il 2 giugno è da sempre la festa della Repubblica, ovvero della ''res publica'', di ciò che a tutte e tutti appartiene. Una festa ormai da anni espropriata alle donne e agli uomini di questo Paese e trasformata in parata militare, come se quella fosse l’unica funzione rimasta ad un “pubblico”, che si vuole progressivamente consegnare agli interessi dei grandi gruppi bancari e dei mercati finanziari.

Ma la Repubblica siamo noi: le donne e gli uomini che, come nel resto d'Europa, pensano che i beni comuni siano fondamento di un nuovo modello produttivo e sociale. Noi, le donne e gli uomini che dentro la propria esperienza individuale e collettiva rivendicano una nuova democrazia partecipativa, dentro la quale tutte e tutti possano contribuire direttamente a costruire un diverso futuro per la presente e le future generazioni.

Crediamo sia giunto il momento di scendere in piazza il 2 giugno. Con l’allegria e la determinazione di chi vuole invertire la rotta e con la consapevolezza di chi sa che il futuro è solo nelle nostre mani pertanto domani sabato 2 giugno vi sarà una grande manifestazione nazionale a Roma.

A livello locale saremo presenti a Pontedera dalle ore 20.30 presso piazza Garibaldi (davanti alle scuole Curtatone Montanara) in occasione del concerto per la Festa della Repubblica. Porteremo le nostre bandiere per l'acqua pubblica ed effettueremo un volantinaggio pubblicizzando la campagna di Obbedienza Civile per il rispetto del referendum che, nella sola Valdera ha già avuto quasi 300 adesioni.

FORUM ACQUA VALDERA