LA RAPINA DEL “DEBITO PUBBLICO”
A febbraio , 40 miliardi di euro saranno pagati dallo Stato italiano per gli interessi sempestrali sul “debito pubblico” (Titoli di Stato, BOT, CPT,…). Pagati a chi? L’85% di questi Titoli oggi è detenuto da banche, compagnie di assicurazioni, istituti finanziari nazionali e internazionali…Titoli che continuano ad acquistare (promettono un interesse del 7%) utilizzando, addirittura, gli stanziamenti della BCE (concessi a un tasso d’interesse dell’1%).
PERCHÉ AUMENTA IL “DEBITO PUBBLICO”?
Non è solo colpa della “casta dei politici italiani. In tutti i paesi capitalisti gli Stati si stanno indebitando per i continui sgravi fiscali concessi alle imprese e per la diminuzione del gettito fiscale conseguente al crescente numero di disoccupati.
LE “SOLUZIONI” DEI GOVERNI DEI PADRONI IN EUROPA, TRA QUESTI MONTI/NAPOLITANO
Le cinque manovre “europee” dei governi Berlusconi/Monti/Napolitano parlano chiaro: aumento dell'IVA, dell'Irpef locale, dei ticket sanitari e delle accise sulla benzina, + 4,9% l’energia elettrica, + 2,7% il gas, + 3,1% le autostrade, ripristino della tassazione sulle prime case, incremento dell’età pensionabile e riduzione dell’importo delle pensioni con il sistema contributivo, blocco dei contratti e attacco all’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, mentre ai 900mila posti di lavoro perduti nel 2010 se ne sono aggiunti altri 300mila nel 2011 e molte centinaia di migliaia sono a rischio nei prossimi mesi.
LA FINE DELLA GRECIA
Per capire quello che rischia di succedere in Italia basta vedere la situazione in Grecia, che subisce le imposizioni della BCE: disoccupazione al 40%, isole svendute, malati (anche gravi) senza cure, ospedali senza farmaci, suicidi aumentati del 17% nell’ultimo anno…Oggi in Grecia il debito pubblico è il doppio di quello di due anni fa e si annunciano nuovi “tagli “ e sacrifici.
ISLANDA: NE AVETE MAI SENTITO PARLARE?
In Islanda, fino a qualche mese fa strangolata dal debito pubblico, la mobilitazione dei cittadini ha fatto azzerare il debito con le banche (che sono state nazionalizzate) e arrestare ministri e banchieri. Ora l’Islanda si sta riprendendo la sua sovranità economica e sta uscendo dalla crisi. Ne avete mai sentito parlare negli innumerevoli “dibattiti” sulla “crisi”?
LE NOSTRE PROPOSTE:
- NON PAGARE IL DEBITO PUBBLICO. NAZIONALIZZARE, SENZA INDENNIZZO, LE BANCHE CHE HANNO SPECULATO SUI NOSTRI SOLDI E LE AZIENDE CHE DELOCALIZZANO ALL’ESTERO.
- IMPORRE TASSAZIONI SUI GRANDI PATRIMONI E SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE.
- BASTA CON I PRIVILEGI DEI POLITICANTI, DEI MANAGER, PUBBLICI E PRIVATI, E DEL VATICANO
- TAGLIARE LE SPESE MILITARI E QUELLE CHE SERVONO SOLO A FARE ARRICCHIRE PADRONI E FACCENDIERI, A COMINCIARE DALLA TAV IN VAL DI SUSA E DAL PONTE SULLO STRETTO.
- AUMENTARE SALARI E PENSIONI, UN PIANO STRAORDINARIO PER POTENZIARE I SERVIZI PUBBLICI, PER IL LAVORO E CONTRO LA PRECARIETÀ. E QUESTO ANCHE PER ALIMENTARE IL MERCATO INTERNO E RILANCIARE L’ECONOMIA.
- RACCOLTA DI FIRME PERCHÉ SI POSSANO TENERE REFERENDUM POPOLARI SULLʼACCORDO DI UNIONE ECONOMICA RAFFORZATA E SULLE MODIFICHE DELLʼARTICOLO 81 DELLA CARTA COSTITUZIONALE
21 GENNAIO NO DEBITO DAY A PISA
IN PIAZZA DEL CARMINE (CORSO ITALIA) dalle ore 17 alle ore 20
MOSTRE, VIDEO, MATERIALE INFORMATIVO SUL DEBITO, CONTRO IL GOVERNO DELLE BANCHE
COMITATO NO DEBITO – PISA
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