L’iniziativa dell’appello “Cambiare si può” ha raccolto la spinta di migliaia di compagne e di compagni che l’hanno giudicata un’occasione e uno strumento prezioso per ricostruire una presenza politica e istituzionale per la sinistra di alternativa dopo i cinque anni di estromissione a causa del fallimento dell’avventura della “Sinistra arcobaleno”.
Anch’io nel mio intervento ho affermato come sarebbe necessaria questa presenza, anche per dare più forza e voce ai movimenti che altrimenti trovano un parlamento totalmente sordo e ostile alle loro rivendicazioni.
Le due assemblee nazionali e le 109 assemblee locali, a cui le compagne e i compagni di Sinistra Critica hanno dato un importante contributo, non solo hanno visto la partecipazione appassionata di migliaia di persone ma hanno anche saputo arricchirne la piattaforma sociale e politica e, nella loro grande maggioranza, sottolineare la necessità di indipendenza e di alterità rispetto al centrosinistra e a qualunque altra forza che si sia compromessa con le politiche neoliberali.
Ma, parallelamente, si è imposta la candidatura a premier di Antonio Ingroia, con una piattaforma di 10 punti di netta impostazione sociale interclassista e politica liberal democratica. Quella di Ingroia è una chiara proposta di annettere “Cambiare si può” all’interno del suo schieramento e di annacquarne le rivendicazioni nella sua piattaforma. Una ipotesi che renderebbe la cosa inaccettabile per noi di Sinistra Critica.
Questa convergenza, inoltre, rende ancor meno credibile la possibilità di una gestione trasparente e democratica nella formazione delle liste e delle teste di lista, e, ancor più, di un controllo dal basso sugli eventuali elette/i.
Molte e molti, nell’assemblea nazionale di oggi, hanno manifestato con forza posizioni analoghe, ma non è ancora chiaro quale sarà il possibile approdo. Le ipotesi in campo sono tante e con identità e proposte molto diverse, in qualche caso antitetiche. La mozione finale non risolve né chiarisce i punti più discussi e lascia aperte e irrisolte tutte le questioni politiche e organizzative.
Non possiamo, perciò, ad oggi, esprimere quale sarà l’orientamento di Sinistra Critica, come organizzazione politica, rispetto alla lista in formazione.
Verificheremo nei prossimi giorni quale saranno il programma definitivi e il profilo politico e organizzativo della lista. Riuniremo perciò il nostro Coordinamento nazionale per formulare un giudizio e un orientamento definitivi.
Franco Turigliatto
Portavoce nazionale di Sinistra Critica
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